Quali banche concedono prestiti facilmente
La situazione del mercato creditizio in Italia continua a mostrare costanti segnali di miglioramento, almeno sotto il punto di vista dei prestiti concessi. In base all’ultimo report di Bankitalia, emesso ad Ottobre 2016, i prestiti alle famiglie sono cresciuti dell’1%, quelli alle aziende hanno fatto registrare un +0,3%, mentre i finanziamenti ai privati, corretti in modo da tenere conto delle cartolarizzazioni cancellate dai bilanci bancari, hanno messo a segno una crescita annua dello 0,6%.
Solitamente si tratta di prestiti di piccola entità, sotto la soglia dei diecimila euro e richiesti quasi sempre senza specificare lo scopo della richiesta.
A fronte di questo miglioramento, va però ricordato lo stato drammatico in cui versa il sistema bancario a causa dei cosiddetti crediti deteriorati, ovvero di quei prestiti che i clienti non riescono più a restituire a causa delle sopravvenute difficoltà.
Se storicamente la media di questi crediti si attesta tra il 4 e il 5%, nel 2016 ha toccato la soglia del 15%. Un dato che ha peraltro spinto il governo a portare avanti la sua idea di Bad Bank in cui dovrebbero confluire appunto i crediti praticamente inesigibili.
Le banche che prestano soldi
Naturalmente, quanto sta accadendo si riflette con grande forza sul mercato creditizio. Se i grandi gruppi bancari (Intesa SanPaolo, Unicredit, BNL, Banco Popolare in primis) sono quelli che prestano soldi con maggior facilità, il dato va anche interpretato.
La maggiore facilità a concedere finanziamenti rappresenta un dato di fatto derivante proprio dal maggior raggio di azione consentito a questi istituti dalla circostanza di avere un grande numero di clienti pronti a richiedere ogni giorno liquidità aggiuntiva per le proprie particolari esigenze. Ciò non vuol naturalmente dire che questi grandi gruppi concedano oggi i soldi con più facilità rispetto ad altri momenti storici, anzi, va sottolineato come proprio nel corso degli ultimi mesi si sia accentuata la tendenza a sottoporre criteri di accesso al credito più restrittivi, proprio per la paura generata dalla questione dei crediti deteriorati.
Una stretta creditizia che ha destato grandi polemiche soprattutto in relazione al fatto che attualmente le banche sono aiutate dalla BCE di Mario Draghi tramite il Quantitative Easing, il quale permette loro di avere in pratica denaro a costo zero.
Per chi riesca a superare il vaglio preventivo operato dalle banche e ad accedere ai prestiti, ricordiamo comunque quelli che sono considerati i migliori prodotti attualmente esistenti sul mercato:
- Credito Auto di Findomestic Banca;
- Credito Personale di Agos;
- Fidiamo di Fiditalia;
- Revolution Professional di BNL.
Gli errori da evitare se si vuole ottenere un prestito
Quando ci si accinge a richiedere un prestito, occorre fare molta attenzione a dispiegare una strategia in grado di sostenere al meglio la propria domanda, o perlomeno a non gravarla di ulteriori fardelli. In questa strategia, un ruolo determinante è giocato dagli sbagli che vanno assolutamente evitati.
In particolare, bisognerebbe non commettere i seguenti errori:
- richiedere un prestito contemporaneamente a più istituti di credito. Il sistema bancario è infatti interconnesso e nel caso la richiesta venga inoltrata a più soggetti, potrebbe essere rapidamente cassata dagli stessi, in modo da evitare l’apertura di una inchiesta sul merito e la capacità creditizia del potenziale cliente tale da potersi rivelare in un secondo momento del tutto improduttiva a causa di una scelta a favore di altro istituto. Una mossa di questo genere è poi indice di una situazione economica precaria, tale da spingere la banca a mettere in dubbio la capacità di restituire in seguito il debito;
- provare ad inoltrare di nuovo la richiesta, ad altro istituto bancario, a distanza troppo ravvicinata da un rifiuto. Se la prima richiesta non è andata a buon fine, sarebbe il caso di attendere perlomeno tra i trenta e i quaranta giorni prima di presentarne una seconda. Il lasso di tempo in questione è quello in cui, indipendentemente dal motivo del rifiuto, la richiesta continuerà ad essere visibile nella banca dati comune cui attingono i propri dati tutti gli istituti di credito;
- chi non ha un reddito elevato, può provare ad infrangere le resistenze della banca rivolgendosi alla figura di un garante, ovvero una persona (parente o conoscente) il quale abbia sufficiente merito e capacità creditizi per poter essere accettato dalla controparte, impegnandosi a rimborsare il debito nel caso in cui il richiedente non ne fosse più in grado. Il garante, a sua volta, deve essere inattaccabile, soprattutto dal punto di vista della sua storia bancaria, ovvero non essere segnalato in qualità di cattivo pagatore in uno dei database elaborati da società specializzate all’uopo, come il Crif. Ancora meglio sarebbe se, al momento della richiesta, questa persona non avesse già altri finanziamenti in corso.