Basta bollette ogni 28 giorni: Agcom prepara sanzioni severe
Sono 12 i mesi che compongono un anno. Dodici sono le bollette che dovremmo pagare annualmente, ma non è quello che succede seguendo l’andamento di diversi operatori telefonici di rete fissa e mobile.
E’ stato introdotto il cosiddetto tredicesimo mese, trasformando le bollette che riceviamo a cadenza mensile.
Ogni quattro settimane viene emessa la fattura, un’operazione che ha provocato l’aumento delle tariffe per il 9%. Proprio per questo l’Agcom, l’Autorità per le comunicazioni, ha scelto di scendere in campo per introdurre sanzioni severe.
Bollette a 28 giorni: sanzioni per gli operatori delle reti telefoniche mobili e fisse
Gli operatori delle reti telefoniche fisse chiamati in causa sono Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb, oltre a comprendere anche le reti telefoniche mobili, con tariffe che sono passate a 28 giorni. La multa sarà di 2,5 milioni di euro, cifra che risulta essere irrisoria rispetto agli incassi miliardari che si ottengono dal “tredicesimo mese”. E’ presto detto che senza però agire attraverso un provvedimento di legge, il mese “rubato” che viene aggiunto al calendario sarà difficile da cancellare.
Per riuscire a garantire trasparenza e confrontabilità massima dei prezzi, Agcom aveva previsto che le offerte avessero come base il mese o suoi multipli. Nonostante questa delibera, dopo le analisi di Agcom, è emerso che gli operatori menzionati non abbiano rispettato quanto richiesto.
Proprio da qui nascono le sanzioni ed eventuali future iniziative da parte di Agcom, per evitare che i comportamenti dei principali operatori possano poi svilupparsi a vista d’occhio.
La reazione delle compagnie telefoniche
La reazione delle società telefoniche non si è fatta attendere: il disappunto è legato alla decisione dell’Agcom. Già in precedenza le aziende avevano presentato un ricorso direttamente al Tar contro l’ordine inviato con la delibera di marzo.
E’ stato spiegato che i clienti sarebbero stati informati della nuova modalità di fatturazione. Nel giro di pochi mesi tutti gli operatori hanno adottato la loro redditizia fatturazione, sfruttando il tredicesimo mese.
Per questo le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce degli interventi per poter riportare l’anno ai classici dodici mesi. Sul fronte politico infatti sia i Cinque Stelle che il Pd sono pronti a dicono varare una legge per poter porre la parola fine su questa tematica.