Bollo auto 2018: tra agevolazioni fiscali e rincari per auto vecchie
I dati parlano chiaro: la tassa del bollo auto è una delle spese che fa registrare un alto numero di evasori fiscali. Per questo motivo il governo ha deciso di puntare su una serie di agevolazioni che dovrebbero entrare in vigore a partire dal gennaio 2018.
E pensare che già 10 anni fa si parlava spesso della possibilità di abolire questa tassa, o almeno di ridurla. Nonostante ciò, con il passare degli anni, la situazione è andata man mano peggiorando.
Da tempo si mormora dell’arrivo di un bollo salatissimo per i proprietari di auto vecchie.
L’obiettivo è sostenere una manovra che spinga gli italiani a compare veicoli che rispettino l’ambiente, aprendo la strada alle auto elettriche.
Chi è esente dal bollo auto o può contare su agevolazioni
Per legge è prevista l’esenzione totale o parziale del bollo auto davanti ad automobili che presentino tali caratteristiche:
- Elettriche: l’esenzione è pari a 5 anni, poi si conta su agevolazioni;
- Ibride: anche in questo caso vi è un primo periodo di esenzione per arrivare poi alle agevolazioni stabilite a livello regionale;
- Disabili: basterà che l’auto venga intestata al conducente o un familiare;
- Auto storiche (più di 30 anni);
- Macchine alimentate a metano: si ha un’esenzione totale in Lombardia e Piemonte. Si ha invece un’esenzione di 5 anni con agevolazioni nelle altre Regioni italiane;
- Gpl: la tassa di proprietà viene ridotta di un quarto rispetto al tariffario regionale.
Svolta contro gli evasori: arrivano 700 mila raccomandate
Per riuscire a ridurre il numero di evasori che non pagano questa tassa, è stata avviata un’altra pratica. Nelle ultime settimane, infatti, sono partite 450 raccomandate nella regione Piemonte, tra ingiunzioni per mancato pagamento nel periodo tra il 2010 e 2013.
Sono compresi anche gli avvisi di accertamento per il mancato pagamento relativo al 2015.
Si conta che entro dicembre possano essere recapitati ben 700 mila avvisi totali per numerosi piemontesi.
Qualora un destinatario di raccomandata ritenga che l’avviso non sia giustificato, è possibile usare il sito web della Regione per inoltrare richieste o commenti. In alternativa basterà recarsi presso le sedi ACI.