Artigianato, bandi ed iniziative per il passaggio generazionale
L’artigianato italiano è ammirato ed invidiato nel mondo, ma ha alcuni grossi problemi, uno di questi è il passaggio generazionale, i giovani difficilmente si avvicinano alla vita della bottega. Una altro problema è il passaggio al digitale. Ormai tutti i lavori, anche quelli manuali e artigianali necessitano di comunicare e comunicarsi in modo nuovo, di farsi promozione online, ma non sempre è facile trasmetterlo a chi tra i computer non si sente per nulla a proprio agio.
Per rendere le antiche professioni un po’ più moderne e insegnare agli artigiani a comunicare sfruttando le potenzialità delle più moderne tecnologie si stanno portando avanti, nelle varie regioni italiane diverse interessanti iniziative, stesso dicasi per il supporto al passaggio generazionale, dal quale dipende la sopravvivenza di tanti antichi saperi.
Chi cerca un fabbro Milano, difficilmente oggi si troverà davanti ad un ragazzo giovane, con più probabilità avrà a che fare con un artigiano, forse anziano, desideroso di trasmettere il suo sapere, ma a corto di apprendisti. Si tratta di una situazione comune a tutta Italia, ma particolarmente sentita in alcune regioni, come Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria e Marche che da sole occupano nell’artigianato artistico più di 800.000 addetti, in gran parte non più giovanissimi.
La Regione Veneto ha da poco annunciato un bando che stanzia 3 milioni di euro (a fondo perduto), proprio per il sostegno delle imprese artigiane che vogliono affrontare e vincere le impegnative sfide della digitalizzazione e del passaggio generazionale. Il bando si aprirà il 31 marzo e si concluderà il 4 giugno 2020 e i contributi verranno erogati in forma di “voucher” che potranno coprire il 75% delle spese di consulenza finalizzate a favorire il passaggio generazionale e il 50% di quelle per la digitalizzazione.
Solo in Veneto i destinatari sono ben 126.000 imprese artigiane, ma considerando misure simili adottate da altre regioni, il numero dei soggetti coinvolti complessivamente sarà molto più elevato. L’idea è quella di finanziare dei percorsi di consulenza ed accompagnamento finalizzati al trasferimento delle competenze, dove spesso c’è un’assenza di successione e un conseguente concreto rischio di cessazione dell’attività.
I nuovi artigiani che apriranno la loro attività in Veneto verranno aiutati ricevendo un contributo a fondo perduto, definito come “premio di avviamento attività”, di importo pari a 20.000 euro.
Le imprese artigiane sono una grande ricchezza del nostro paese e per ogni artigiano che chiude la sua bottega, magari perché va in pensione e non trova nessuno a cui lasciarla, si perde un importante pezzo di storia, si mettono a rischio delle preziose tradizioni e si impoverisce l’intero tessuto produttivo. Iniziative come quelle delle regione Veneto vanno quindi nella giusta direzione e dovrebbero essere ancor più intensificate, ispirando anche altre regioni.