Come avviare un’agenzia investigativa: Guida e Steps fondamentali
Avete mai pensato di avviare un’Agenzia Investigativa? Se non lo avete ancora mai pensato o se coltivate questa idea imprenditoriale ecco la guida giusta. Come ogni attività imprenditoriale, coltivare e far crescere la propria idea di business non è assolutamente semplice, ma richiede pazienza, tempo ed investimento. Investire in cosa? Aprire un’agenzia investigativa comporta tanti sacrifici, una spiccata attitudine a reperire fatti, persone e notizie, prontezza mentale ed una buona dose di tempo e di risorse economiche.
Il ROI ovvero il Return On Investment sull’attività non è così immediato e prima che si raggiunga il tanto auspicato Break Even Point, ovvero il punto di pareggio tra Ricavi e Costi, comporta il trascorrere di 2/3 anni. Inizialmente, come ogni attività imprenditoriale, aprire un’Agenzia investigativa richiede la necessità di avere a disposizione delle risorse economico-finanziarie che fungano da mezzi propri di auto-finanziamento e, se non si hanno abbastanza risorse liquide, occorre procedere con la richiesta di un fido o di un finanziamento presso una Banca o ad una società finanziaria. In questa guida cerchiamo di seguire ed enucleare i passi fondamentali per procedere con l’apertura di un’Agenzia Investigativa che sia di successo e, soprattutto, possa portare un giro d’affari interessante e fruttuoso.
Aprire un’agenzia investigativa: disciplina TULPS
Prima di passare ad analizzare i cavilli burocratici e normativi da esperire per avviare concretamente un’agenzia investigativa, occorre definire ed individuare ad hoc la disciplina legislativa alla base dell’attività imprenditoriale di investigazione privata. Essa consiste nel reperire notizie, fatti o persone, esaminare l’affidabilità di una persona o di un socio o di una persona a voi cara come un familiare (marito, genitore, fratello, sorella etc. ). La stessa attività di investigazione privata è contenuta e disciplinata nel Corpus normativo contenuto nell’articolo 134 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (TULPS ovvero nel ” Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza “).
Al Titolo IV rubricato e dedicato alla disciplina “Delle Guardie particolari e degli Istituti di vigilanza e di Investigazione privata” all’articolo 134 dello stesso TULPS leggiamo: “Senza licenza del Prefetto è vietato ad enti o privati di prestare opere di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari e di eseguire investigazioni o ricerche o di raccogliere informazioni per conto di privati.
Salvo il disposto dell’art. 11, la licenza non può essere conceduta alle persone che non abbiano la cittadinanza italiana ovvero di uno Stato membro dell’Unione europea o siano incapaci di obbligarsi o abbiano riportato condanna per delitto non colposo.
I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono conseguire la licenza per prestare opera di vigilanza o custodia di beni mobiliari o immobiliari alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani.
La licenza non può essere conceduta per operazioni che importano un esercizio di pubbliche funzioni o una menomazione della libertà individuale.
Il regolamento di esecuzione individua gli altri soggetti, ivi compreso l’institore, o chiunque eserciti poteri di direzione, amministrazione o gestione anche parziale dell’istituto o delle sue articolazioni, nei confronti dei quali sono accertati l’assenza di condanne per delitto non colposo e gli altri requisiti previsti dall’articolo 11 del presente testo unico, nonche’ dall’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575”.
Aprire un’Agenzia investigativa: requisiti necessari
I requisiti necessari per avviare ed espletare l’attività di investigazioni private sono riconducibili ai seguenti:
- maggiore età;
- essere laureati in una delle facoltà indicate all’interno del DM269/2010;
- non aver riportato condanne penali;
- mancanza di interdizione o inabilitazione o assenza di condanne in stato di interdizione legale;
- è richiesta un esperienza lavorativa di almeno tre anni presso un agenzia investigativa autorizzata da almeno 5 anni, con un rapporto lavorativo subordinato e continuativo;
- disponibilità di risorse economico-finanziarie, logistiche e tecniche occorrenti e necessarie per l’attività da espletare in modalità conforme rispetto alle disposizioni in vigore e dettate nel TULPS;
- possesso di adeguate capacità tecniche ed occorrenti per espletare scientemente l’attività di agenzia investigativa;
- reperimento di risorse umane dotate di titoli, competenze ed abilità tali da essere preposte alle unità operative dell’istituto.
Aprire Agenzia Investigativa: ottenere la licenza
Per aprire e avviare l’attività di investigazioni privati occorre ottenere la licenza di Istituto di Investigazioni presso la Prefettura, presentando la domanda con imposta da bollo da € 16,00, indirizzandola al Prefetto della Provincia in cui il titolare ha eletto la sede principale dell’attività investigativa o di informazioni commerciali.
La domanda, oltre alla dichiarazione relativa al possesso dei requisiti soggettivi e di capacità tecnica precedentemente indicati, deve essere corredata da un progetto tecnico-organizzativo e contenere le seguenti indicazioni:
1) caratteristiche dell’impresa: specificare se l’autorizzazione viene richiesta a titolo individuale – in questo caso indicare l’eventuale denominazione – o in nome e per conto di una società; in caso di istanza in nome e per conto di una società la domanda deve essere prodotta dal rappresentante legale della società e deve essere corredata della copia dell’atto costitutivo con l’allegato statuto (nell’oggetto sociale deve essere prevista l’attività investigativa per la quale si richiede la licenza), nonché dell’eventuale copia del verbale di assemblea dei soci concernente la nomina del rappresentante legale richiedente la licenza, recante l’attribuzione di ordinaria e straordinaria gestione della società e della documentazione societaria concernete le modifiche societarie avvenute;
2) indicazione se sussistenti, dei rapporti di controllo attivi e passivi e delle eventuali partecipazioni ad altri istituti investigativi;
3) indicazione della/e tipologia/e di attività investigativa richiesta/e, di cui all’art. 5 del d.m. n. 269/2010;
4) luogo ove l’imprenditore intende stabilire la sede principale (intesa come il luogo in cui hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell’attività e dove si espletano gli adempimenti di cui all’art 135 T.U.L.P.S. e 260 Regolamento d’esecuzione, in particolare la tenuta del registro delle operazioni, anche su supporto elettronico non modificabile) e le eventuali sedi secondarie (intese come il luogo in cui si svolga attività operativa e si espletano gli adempimenti di cui all’art. 260, co.2), con descrizione delle sedi stesse (allegare planimetrie locali individuati); le sedi dell’attività non possono essere attivate presso il domicilio del titolare della licenza né in locali nei quali insistano studi legali. Si rende noto presso i locali destinati all’esercizio dei servizi investigativi che non è possibile svolgere nessuna altra attività.
5) il personale che intende eventualmente impiegare, distinguendo tra: investigatori/informatori commerciali autorizzati dipendenti e collaboratori elementari, specificando per questi ultimi la tipologia contrattuale (lavoro subordinato, contratto a progetto, etc.);
6) la disponibilità economica-finanziaria per la realizzazione del progetto e per l’assolvimento degli oneri di legge (referenze bancarie, autocertificazione relativa all’assenza di procedure di fallimento o concorsuali);
7) descrizione della dotazione di tecnologie e attrezzature per lo svolgimento dei servizi di cui si dispone presso i locali indicati (server, computer, fax, software, sistemi di sicurezza informatica, automezzi).
Infine, alla domanda dovrà essere allegato un Curriculum Vitae adeguatamente documentato.
Avviare Agenzia di Investigazione: Modulistica da presentare
I Documenti da presentare per avviare l’agenzia di attività investigativa sono ascrivibili ai seguenti:
- modello 1 bis – art. 327 bis c.p.p.
- modello 1 rilascio licenza esercizio attività di investigazione
- modello di autocertificazione 1a
- modello di autocertificazione 2a – art. 327 bis c.p.p.
Agenzia investigativa: apertura Partita IVA e ComUnica
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione prefettizia, l’imprenditore dovrà richiedere l’apertura di una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, nonché comunicare l’inizio attività presso la Camera di Commercio del proprio territorio di riferimento, con Comunicazione Unica (ComUnica). La pratica di Comunicazione Unica è un insieme di file così strutturato:
- modello di Comunicazione Unica (documento contenente i dati del richiedente, l’oggetto della comunicazione ed il riepilogo delle richieste ai diversi enti);
- modelli per il Registro delle Imprese;
- modelli per l’Agenzia delle Entrate;
- modelli per l’INPS;
- modelli per l’INAIL;
- eventuale SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive).
In bocca al lupo!