Caro italiano, scopri quante tasse paghi in media all’anno
Tasse di qua, tasse di là: e io pago, noi paghiamo. Ogni italiano va a versare al Fisco, in media, 8.300 euro all’anno, solo di tasse. Il peso maggiore è quello di Irpef e Iva, che incidono sul gettito totale per oltre la metà, con un valore di 502,6 miliardi di euro nel 2017.
Se controlliamo le entrate ottenute con l’Irpef, durante lo scorso anno, si arriva a 169,8 miliardi di euro nelle tasche dello Stato, pari al 33,8%. Mentre solo con l’Iva, il valore si ferma a 108,8 miliardi di euro, circa il 21,6%.
Questi dati sono stati inseriti all’interno del report della Cgia di Mestre, con specifica attenzione rivolta al 2017 e non solo. Il centro studi, infatti, si è concentrato anche sui contributi previdenziali, spiegando che il Fisco ha un peso totale di 12 mila euro l’anno per ogni italiano.
La pressione fiscale e le tasse di un italiano medio
Se prendiamo in considerazione l’andamento europeo, scopriamo che l’Italia si piazza al sesto posto tra i paesi dell’Unione europea, con la pressione fiscale a 42,5% per il 2017.
Viene superata dalla Francia, al primo posto, con il 48,7%. Seguono poi la Danimarca a 47,3%, il Belgio a 46,5%, la Svezia a 44,3% e la Finlandia a 43,3%. In tutte queste realtà però il livello dei servizi è altamente superiore rispetto al nostro Paese.
Oltre a fare la colpa a Irpef e Iva, tra le tasse più pesanti che dobbiamo sostenere troviamo anche Imu e Tasi. Il loro compito è quello di colpire chi possiede case, negozi e capannoni, per un valore totale di 21,5 miliardi di euro.
Con l’imposta sull’elettrico si arriva a 14,4 miliardi di euro, con l’addizionale regionale Irpef a 11,8 miliardi e l’imposta sui tabacchi frutta 10,5 miliardi. E non possiamo dimenticare l’imposta sul lotto e le lotterie a 8,8 miliardi.
Quanto pagheremo di tasse nel 2018?
Al momento dobbiamo attendere settembre, quando ci sarà la pubblicazione della nota di aggiornamento al documento di economia e finanza.
C’è da dire che, come spiega il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, visto il rallentamento del Pil, potremmo pagare di più. “Rispetto al 2017 la pressione fiscale è destinata ad aumentare di qualche decimale”, conferma.
In vista del 2019 invece si attende la legge di Bilancio che deve essere approvata dal Parlamento prima della fine anno.