Cashless Report 2023, cresce ancora la propensione degli italiani per i pagamenti senza contanti
Cresce ancora l’inclinazione degli italiani verso l’uso di sistemi di pagamenti cashless, ossia senza contanti: è quanto emerge dal report pubblicato da Adyen e Ipsos all’interno del quale si evidenzia un nuovo aumento nell’uso di metodi per trasferire denaro online, tramite carte o portafogli digitali. Ecco cosa emerge dall’indagine e cosa sta cambiando nel commercio sia elettronico che fisico.
Cashless Report, il punto sulla situazione dei pagamenti digitali
Il Cashless Report è ormai un appuntamento annuale con le statistiche riguardanti l’uso di modalità di pagamento senza contanti, sempre più apprezzate anche dai consumatori italiani. Elaborato da Adyen e Ipsos, il report mostra infatti come procede la diffusione dei sistemi digitali per il trasferimento di denaro, evidenziando punti di forza e criticità degli stessi e indagando sulle preferenze espresse dagli utilizzatori.
In particolare, per ciò che riguarda il 2022, si rileva una quota del 63% di transazioni avvenute cashless, delle quali il 50% con carta e 13% tramite smart payment, a dimostrazione del fatto che proprio le carte di credito e debito vengono ancora viste come la soluzione più sicura. Altro dato che fa riflettere è quello relativo alla percentuale di italiani che almeno una volta hanno scelto di pagare cashless i propri acquisti, salita al 95% e dunque espressione di una forte ed eterogenea diffusione di queste modalità sull’intero mercato nazionale.
Come visto le carte restano predominanti, tuttavia cresce anche la fiducia nelle app di pagamento e negli eWallet, particolarmente apprezzati per effettuare pagamenti rapidi sulle piattaforme di e-commerce e in generale nella sottoscrizione di servizi online.
I servizi digitali trainano i pagamenti cashless
Proprio il boom dei servizi digitali ha influito fortemente sull’uso dei metodi di pagamento cashless, spingendo anche chi in genere si mostrava più favorevole al contante a scegliere altre soluzioni per acquistare online beni sui siti di e-commerce oppure per sottoscrivere abbonamenti a servizi professionali o di intrattenimento, come quelli di streaming audiovisivo o di partecipazione a passatempi via web da PC e da mobile, come tavoli da poker, giochi di sport e MOBA che in questi anni stanno spopolando in ogni fascia di età.
Pagare senza contanti queste tipologie di servizi in realtà non è una scelta, dal momento che nell’utilizzo dei giochi e degli altri servizi il pagamento fisico non viene contemplato, ma ciò rappresenta un ulteriore elemento di sicurezza per gli utenti stessi dal momento che effettuare transazioni tracciate mette al riparo dal rischio di truffe e permette in molti casi anche di attivare controversie e procedure di rimborso in caso di problemi.
La rapida diffusione dei servizi online soprattutto nell’ultimo triennio ha dunque fatto da traino all’intero settore dei pagamenti cashless, facendo lievitare le percentuali d’uso e accrescendo con l’esperienza positiva la stessa fiducia da parte dei consumatori.
I pagamenti più diffusi nell’e-commerce
Se si parla di pagamenti online non si può non guardare al settore dell’e-commerce e alla crescente quota di popolazione che acquista periodicamente via web i propri prodotti preferiti. Lo shopping online è infatti diventato una delle attività preferite dagli italiani che, pur ritenendo i negozi fisici un luogo migliore per la socializzazione e il rapporto diretto con il venditore, virano sempre più verso i corrispettivi digitali per una questione di praticità e risparmio.
Dal punto di vista dei pagamenti, l’e-commerce vede ancora oggi predominare le carte, incluse quelle prepagate, usate dal 62% del campione, contro il 28% dei portafogli digitali e delle app di pagamento come Satispay e PayPal, la cui quota è comunque in aumento.
A favorire l’uso del cashless, sia online che nei negozi digitali, sono diversi fattori: in primis la comodità d’uso di tali sistemi (secondo il 55% degli intervistati), che essendo oggi accessibili anche da mobile rendono il pagamento molto più semplice anche per i meno esperti; a seguire poi la velocità (51%) con cui è possibile effettuare le transazioni e solo per il 29% la sicurezza, che ha intanto raggiunto livelli altissimi grazie alle tecnologie di riconoscimento adottate, prima fra tutte l’impronta digitale che resta la preferita da chi sceglie queste soluzioni.