Come creare un’app per Android: consigli e curiosità
Ogni volta che utilizzi il tuo smartphone e ti destreggi tra tutte quelle app che hai scaricato non ti viene da chiederti solo una cosa? Ma come è possibile realizzare tutto questo, e dare vita a un “programma” che giri così bene sul nostro dispositivo? E allora scopriamo come creare un’app per Android.
Prima è bene fare un’importante premessa: è difficile riuscire a realizzare app se non si ha un minimo di conoscenza specifica. Le app mobile sono in continuo sviluppo, sono il vero simbolo dell’innovazione tecnologica e sono capaci di mettere a nostra disposizione tutto ciò che desideriamo. Basta sfruttare una connessione internet e potremo effettuare bonifici, controllare le condizioni meteo, acquistare prodotti su store online, entrare sui social. E perché non verificare anche quanti passi abbiamo svolto durante la giornata, o molto altro ancora?
Insomma anche se senti di aver pensato a un’idea geniale che ti farà creare l’app del secolo, è altrettanto vero che non ci si improvvisa sviluppatori esperti. Vediamo allora come fare!
Da dove iniziare quando si crea un’app per Android
Perché servono sviluppatori professionisti? Perché ogni applicazione legata ad Android (o anche iOS) prevede l’uso di un linguaggio di programmazione. Serve un computer ben strutturato, che presenti un software in grado di farti lavorare con il linguaggio Java. Se già a questo punto ti sei perso, e senti di non voler continuare, ti invitiamo davvero a fermarti. E magari considera l’intervento di un team di professioni per creare una app per Android.
Alla base di ogni operazione vi sono quindi un software Java, e un programma che metta a tua disposizione tutto il necessario per procedere con la lavorazione, sfruttando sistemi operativi Windows, OS X e Linux. E’ vero però che se hai nozioni di programmazione Java, sei a buon punto, perché gli strumenti necessari per procedere, sono gratuiti. Per esempio Android Studio, un nome che molti avranno già sentito nominare, visto che è considerato il tool ufficiale per questo processo.
Ma alla base di ogni app vi sono delle finalità che possiamo descrivere partendo da 4 tipi di componenti: Service, Activity, Content Provider e Broadcast. Se un’applicazione risponde al meglio su questi 4 aspetti, allora potrà integrarsi bene all’interno del sistema Android. Ma siccome Android tende a distruggere e ricreare parti dell’app in modo spesso non riconoscibile, cerca di affidarti a esperti programmatori che ti aiutino a non avere problemi.
E una volta creata, che si fa?
A quel punto si passa al conosciutissimo Play Store, che dovrà distribuire il lavoro in questione. Basta quindi un account come sviluppatore e sarà possibile terminare l’invio di questo prodotto finito.
E’ sempre consigliabile descrivere il proprio lavoro e accompagnarlo con alcune immagini. Per poter fare questa cosa, dopo aver compilato un form online, dovrai versare ogni tanto 25 dollari. Se realizzi altre app non pagherai più, ma dovrai invece diventare un venditore, qualora tu voglia proporre applicazioni a pagamento.
Che ne dici, è arrivato il momento di mettersi in discussione e tentare di realizzare la tua idea più pretenziosa e affascinante nel settore app.