Compravendite residenziali, la situazione oggi in Italia
Ad oggi, la nostra economia sta attraversando un rialzo dei tassi, che per ora però non è stato ancora in grado di frenare il mercato immobiliare, che prosegue imperterrito la sua scalata verso la crescita, così com’è già successo per il 2021.
È importante sapere, infatti, che nel primo trimestre di quest’anno le compravendite residenziali sono aumentate del 12% rispetto all’anno precedente, questo a testimoniare che le famiglie mantengono e confermano il loro interesse primario a volere una casa, un’abitazione stabile dove portare avanti la loro progettualità familiare.
Sicuramente c’è da tener conto che l’anno 2021 ha visto un rialzo di queste percentuali, anche di conseguenza al fatto che numerose trattative già concluse precedentemente hanno per forza di cose dovuto subire una pausa.
Così, la pandemia e le relative restrizioni hanno temporaneamente bloccato la concretizzazione di numerose compravendite immobiliari slittate dai mesi precedenti. Ma vediamo nel dettaglio come procede la situazione immobiliare ad oggi e cosa c’è da aspettarsi.
Il valore degli immobili, una crescita significativa
Sono tantissime le persone che, come si può vedere anche da questa crescita di mercato, stanno pensando di acquistare un immobile o sono già in procinto di farlo.
L’aumento dei prezzi in generale e il carovita non ha quindi fermato gli italiani, che restano comunque convinti che la casa resti un bene primario e nella maggior parte dei casi anche un ottimo investimento.
Non sono da considerare, infatti, solo le famiglie o le singole persone che acquistano un immobile per andarci a vivere o come casa vacanze, bisogna valutare anche gli acquisti di tutti coloro che sono interessanti a fare un investimento che frutti nel tempo e che spesso si servono dell’aiuto delle banche.
Tralasciando il fatto che molti hanno dovuto ricorrere a forme di finanziamento, che si tratti di mutui, prestiti grazie a offerte per la cessione del quinto, o altro ancora, resta la certezza che il primo trimestre è stato comunque interessato da un aumento del valore degli immobili.
Nel caso di case non nuove, vi è stata una crescita del prezzo al metro quadro che corrisponde al 5,8%. Per quanto riguarda invece gli immobili nuovi e quindi di nuova costruzione, si è riscontrato un aumento pari addirittura all’8,3%. Infine, per quelli oggetto di garanzia di mutuo ipotecario, il valore è salito del 5,9%.
I costi residenziali nelle grandi città
Stando a quanto hanno rilevato i dati raccolti dalle agenzie dei network Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, nel 2021 i prezzi degli immobili residenziali hanno registrato un aumento del loro valore pari allo 0,5%.
Se, inoltre, i tempi medi di vendita sono rimasti a livello temporale più o meno stabili, con una media che si attesta sui 4,3 mesi, gli sconti medi sono invece leggermente calati, passando dal 12% del 2020, all’attuale 11%.
Il risultato è che il mercato residenziale ha registrato nel 2021 un totale di poco più di 300 milioni, evidenziando quindi negli ultimi due anni una crescita nell’ambito degli investimenti.
Questo riguarda soprattutto le compravendite di immobili che sono poi da convertire da ex uffici, ma anche ad esempio le case per studenti, sempre oggetto di ottimi e numerosi investimenti nel campo immobiliare.
Cosa si prevede per il mercato residenziale nel 2022
Per la restante parte di quest’anno, le previsioni ci danno una lieve crescita dei prezzi collegata anche al fatto che le compravendite sono in aumento. Inoltre, non c’è da dimenticare che lo scenario che ci si para davanti resta comunque il possibile protagonista di numerose variazioni, che potranno avvenire di mese in mese.
Il motivo è anche riconducibile al problema della crescita dell’inflazione e alla guerra in Ucraina, che stanno provocando un innalzamento generale dei prezzi molto repentino. Quel che ci si aspetta è quindi un semestre caratterizzato da tassi d’interesse fluttuanti, con uno scenario che può subire variazioni mensilmente.
Non dimentichiamo, inoltre, che a incidere sulla situazione del mercato residenziale e creditizio nel 2022 c’è anche un altro fattore, ovvero il vantaggio fiscale del Superbonus 110% che con la nuova legge di bilancio è stato confermato e prorogato.
Tutto ciò farà ancora di più aumentare la domanda delle abitazioni usate da riqualificare. Molto importanti sono anche la detrazione IRPEF per le ristrutturazioni, le detrazioni per tutti gli interventi che aiutano con la riqualificazione energetica, il bonus verde e il bonus facciate. A tutti questi si aggiungono poi anche il bonus arredamento e quello per l’acquisto di nuovi elettrodomestici.