Economia e Università: i neolaureati all’estero ricavano il 61% in più
Cervelli in fuga, un trend che sembra non fermarsi mai, soprattutto visti gli ultimi dati che emergono da un rapporto nostrano. Tanti neolaureati che sono nati in Italia, e che hanno terminato l’Università, partono per l’estero. Il motivo? Sono spinti da due motivi: da un lato la ricerca di più soldi e dall’altro le migliori prospettive di vita.
In Italia non solo manca (spesso) un posto di lavoro idoneo al percorso di studi effettuato, ma vengono garantiti stipendi troppo bassi. E per questo vengono a mancare le figure specializzate!
Secondo quanto è stato affermato dal rapporto di AlmaLaurea, tantissimi giovani studenti si spingono all’esterno, dove possono arrivare a guadagnare fino al 61% in più. Senza dimenticare poi la possibilità di puntare su opportunità di lavoro migliori.
La situazione dei neolaureati all’estero
Nel report sono state raggruppate le sensazioni di tantissimi giovani che in Italia non riuscivano a trovare un posto di lavoro. Tra loro almeno un neolaureato su tre afferma di non aver alcun intenzione di tornare in patria, perché lo stipendio percepito è nettamente più alto. Ma vediamo di analizzare la situazione attraverso i numeri:
- Il 40% ha deciso di andarsene per scarse opportunità di lavoro sul territorio italiano;
- Circa il 25% ha ricevuto una proposta interessante da un’azienda estera.
Nessuno ha voglia di tornare, e visti i margini di guadagno, viene da chiedersi perché dovrebbero farlo! Chi lavora fuori dai confini italiani percepisce una media di 2.200 euro netti al mese. Non male se pensiamo alla media di 1.400 euro dei lavoratori italiani. La differenza è quindi importante, e arriva proprio a rappresentare quel +61% che già abbiamo citato in precedenza. Basta questo dato per convincere molti ragazzi e ragazze a tentare la fortuna, e lasciare così il Bel Paese.
Dove si spostano i laureati italiani per cercare lavoro
E’ vero che, negli ultimi anni, è stato registrato un miglioramento tra tasso di occupazione e retribuzione dei neolaureati. Ma tutto ciò sembra non essere sufficiente per offrire loro uno stile di vita dignitoso. A quel punto, preparati i bagagli, si parte alla ricerca della propria affermazione professionale, e personale. Tra le mete preferite dei nostri connazionali che hanno finito gli studi troviamo: il Regno Unito, la Svizzera, la Germania, la Francia e la Spagna.
Ma non sono solo i laureati ad andarsene, perché anche i diplomati sembrano aver notato questo trend. Un quarto dei diplomati che vive nel Sud Italia decide di partire per il Centro e il Nord: qui seguono un percorso di studi completo. Una volta conseguita la laurea, arriva il bivio: alcuni decidono comunque di restare nella parte nord d’Italia, mentre l’altra metà decide di andare all’estero.
Si nota quindi un ulteriore problema interno: con il passare del tempo, e una previsione fatta nei prossimi 10 anni, il Sud Italia potrebbe ritrovarsi “vuoto”, privo di giovani lavoratori.