Esperio: Il mercato non ha perso la capacità rivitalizzante
Continuano a scendere i principali indici di Wall Street, con aziende tecnologiche di riferimento a livello mondiale come Amazon (-3,72%), Apple (-3,97%), Meta Platforms (-5,01%) e Tesla (-8,54%) che sono i titoli con maggiore perdita. Però allo stesso tempo, il sentiment generale al ribasso del mercato è rallentato tra le speranze della capacità della Fed di contrastare i crescenti processi inflazionistici dopo le recenti misure monetarie.
Un deciso aumento del tasso della Fed dello 0,75% in seguito alla previsione ufficiale dell’autorità di regolamentazione statunitense di aumentare l’intervallo target sui tassi di interesse nell’area di 3,25-3,5% entro la fine del 2022 e del 3,8% nel 2023, riflette la determinazione del settore finanziario. Una mossa sincrona della Banca Nazionale Svizzera con il primo aumento del tasso dello 0,5% è diventata una sorpresa positiva che ha sostenuto quasi il 2% di un moderato rimbalzo dell’indice S&P 500.
Nello stesso giorno, gli gnomi di Bruxelles sono riusciti ad addolcire l’amara pillola di un passo troppo piccolo compiuto dalla Banca d’Inghilterra. La Banca Centrale Britannica si è limitata a un’altra piccola mossa di compromesso dello 0,25%, per la quinta volta consecutiva. È strano che numeri a due cifre dell’inflazione dei prezzi alla produzione non siano stati ricevuti come segnale di pericolo nelle isole.
Subito dopo che la valuta svizzera si è sentita più forte, il Cable è salito improvvisamente a 1,24. La moneta unica europea ha anche ottenuto un vantaggio temporaneo per rimbalzare dall’area di supporto 1.0350-1.04 alla resistenza 1.0550-1.0600 più vicina. Entrambi hanno incontrato un’ondata di venditori poche ore dopo essere saliti a quei massimi.
Gli analisti di Esperio suggeriscono che tutti quei cambiamenti, in parte caotici nel paniere valutario ed in risposta alle varie azioni delle banche centrali in vista di qualche intervento verbale tanto atteso da parte della Banca del Giappone, abbiano rivalutato le attività in oro. I futures sul metallo giallo hanno guadagnato slancio cercando di superare il confine di $1.850 per oncia. L’oro non è più una vera alternativa al boom degli investimenti in buoni del Tesoro, dove i rendimenti sono aumentati rapidamente. Gli investitori sono costretti a cercare alternative su base regolare, compresi anche alcuni titoli sottovalutati.
Le azioni Boeing, ad esempio, hanno guadagnato quasi l’8,5% durante la settimana dopo che China Southern Airlines ha condotto voli di prova con un aereo 737 MAX per la prima volta da marzo. McDonalds e alcune società cinesi quotate a Wall Street sono state ispirate dalla prospettiva di avvicinarsi alla fine della repressione delle grandi imprese a Pechino e stanno ottenendo risultati migliori rispetto alla media del mercato, commenta Alex Boltyan, l’analista di Esperio.
Tali vicissitudini aziendali positive ed isolate, attenuano la pressione ribassista sugli indici azionari, così che, nonostante i rischi di scivolare in scenari recessivi a causa del forte aumento dei costi di produzione e della limitata disponibilità di moneta, il mercato azionario rimane un normale meccanismo di auto-organizzazione. Infatti, non ha perso le sue capacità rivitalizzanti di equilibrarsi.
Il danno subito dai paesi europei dalla crisi ucraina è in aumento ed è sempre più difficile risarcirlo, poiché la crescita economica si è letteralmente fermata. In particolare, la situazione in Italia sta diventando sempre più spiacevole, poiché la dimensione del debito pubblico è vicina a un livello molto pericoloso e se la produttività dell’economia non si riprenderà a causa del conflitto, la stabilità del Paese sarà al palo. Alimentare il confronto militare aumenta il numero di vittime umane e perdite economiche, mentre la fine della guerra darà all’economia una brillante opportunità per riprendere il processo di ripresa interrotto dopo la pandemia.
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