Il caso: patrimoniale sugli immobili? Arriva la smentita
Fino a poche ore fa sembrava essere tornata in ballo la voce della patrimoniale. Questa volta non si parlava però di patrimoni liquidi, ma bensì di immobili. Praticamente il bene più prezioso che esista, e quello che chiama in causa milioni di famiglie italiane.
Secondo Luigi Bisignani, infatti, il governo sarebbe stato pronto a preparare un “colpo” basso il cui peso rappresentava il 5 – 7% del valore degli immobili. Si è subito gridato allo scandalo, poiché una scelta del genere non farebbe altro che mettere in ginocchio un popolo già tartassato dall’Imu, il cui valore è “tra le più alte d’Europa”.
Dopo il boom legato a questa indiscrezione, che è stata lanciata sul quotidiano Il Tempo, è arrivata pronta la risposta di Palazzo Chigi.
La smentita sulla presunta patrimoniale
Con una reazione molto rapida, la Presidenza del Consiglio ha voluto rassicurare i cittadini, spiegando che non vi è la benché minima intenzione di intervenire. Non sembra quindi essere prevista alcuna tassa che riguarda il patrimonio immobiliare. Anche il presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi, ha voluto prendere le distanze da questo tipo di informazione. L’esponente della Lega ha rivelato che l’intenzione primaria è quella di abbassare le tasse, e non di andare a proporne di nuove.
E pensare che, secondo quanto riportato da Bisignani nella sua indiscrezione, dietro al presunto ottimismo legato al tema dell’economia italiana, vi sarebbe stato il segreto della patrimoniale. Un po’ a testimoniare le intenzioni più mirate e impensabili per poter risollevare un 2019 che si prospetta come un anno non troppo fortunato a livello economico.
Quali sono le previsioni (non troppo incoraggianti) del momento
Le previsioni sul Pil sono state più volte molto “sconfortanti”, soprattutto se consideriamo che vi sarebbe una crescita acquisita per l’anno in corso pari a un -0,2%, che va a scontrarsi con l’eventuale 1% vociferato dal governo. Ma, considerando la smentita legata alla patrimoniale, restano tanti altri quesiti. Tra questi si parla, ormai da tempo, della possibile minaccia dell’aumento dell’Iva. Tale scelta potrebbe diventare realtà dal primo gennaio 2020, per qualcosa come 23 miliardi di euro.
Mettiamoci anche il profondo buco di bilancio, che è legato al reddito di cittadinanza, poiché il costo finale si aggira sui 7 miliardi. Ma questa, è al momento, un’altra storia!
Resta, per ora un dato certo: se ieri Confedilizia si era esposta per chiedere una conferma o smentita da parte di Conte, ora la risposta è arrivata. La smentita categorica è arrivata, ma resta da capire se saranno accolte le altre richieste di Confedilizia, che chiede a gran voce di ridurre la patrimoniale che già opera sugli immobili.