Il miliardario di Snapchat inventa gli occhiali Spectacles
Snapchat ha lanciato una novità che si chiama Spectacles. Si tratta di occhiali, non da vista, che mandano in diretta nei social media, frammenti di vita quotidiana. Un progetto quasi analago fu quello di Google Glass, che purtroppo si rivelò un fallimento e venne abbandonato, ma questi Spectacles si preannunciano con altre caratteristiche e potrebbero essere la rivoluzione del 2017.
Il creatore di Snapchat ha appena 26 anni (data di nascita 4 Giugno 1990) e si chiama Evan Spiegel, è figlio di una coppia di avvocati che dirigono uno studio legale molto famoso a Los Angeles. Pensate che tra i loro clienti c’è anche Sergey Brin il fondatore di Google.
Evan Spiegel ha un patrimonio personale 2,1 miliardi di dollari (valutazione di Forbes) e Snapchat al momento sta superando gli utenti di Twitter ed è valutata a Wall Strett circa 20 miliardi di dollari. Evan ha ricevuto un’offerta di 4 miliardi di dollari da parte di Google per comprare Snapchat, che ha rifiutato. Ha ricevuto ancor prima un’offerta da parte di Facebook per 3 miliardi di dollari, ma anche questa volta porta in faccia all’offerta. Creando Snapchat in cui i messaggi si autodistruggono, per poi dare la possibilità di conservarli, questo ragazzo di 26 anni si candida a diventare uno dei grandi magnati dell’era dei social media.
Ma parliano del nuovo prodotto che ha lanciato dal nome Spectacles. In sostanza sono degli occhiali, tipo occhialetti da spiaggia, che si collegano al telefonino attraverso il bluetooth per il mondo iphone e attraverso il wifi per il mondo android. Sono in grado di girare dei video da circa 15 o 30 secondi e sono una riedizione dei Google Glass, ma una versione un po’ più giovanile e giocosa.
L’idea è quella di rivedere in fretta i momenti più belli della nostra vita e condividerli con gli amici. Sembra di strare in questo serial che si chiama Black Mirror in cui i protagonisti hanno l’ossessione, grazie ad un piccolo telecomando, di rivedere i momenti salienti della giornata ed in questo modo si rovinano, dannandosi l’anima, il presente.
Si prevede che questi occhialini da luna park diventino parte di un modello di business più ampio che Snapchat aveva già presentato qualche tempo fa con dei format video appetibili per le aziende e per la pubblicità.
Ammesso che ci sia ancora la privacy sui social media, dove va a finire ora la privacy? Anche per Spectacles, come nel caso dei Google Glass, quando si filma qualcuno si accendono dei led per avvertire i soggetti di fronte che stanno per essere filmati. Ma sapete cosa è successo con i Google Glass? Il led che si accendeva, con qualche ora di lavoro da parte di un hacker californiano, è stato praticamente spento e quindi anche in questo caso ad azzerare i led di Spectacles sarà probabilmente un gioco da ragazzi.