Sogno o realtà (virtuale)?
Se al giorno d’oggi si sfoglia un giornale, si guarda un’edizione del notiziario oppure ci si fa un giro in rete si scoprirà, con non poca sorpresa, come non si discuta sempre e solo di Covid, ma bensì di alcune innovazioni tecnologiche che sembrano far particolarmente bene allo spirito ed anche al portafoglio degli investitori interessati al mondo tech.
C’è infatti una tecnologia che, come vedremo a breve, non è esattamente così nuova, ma mai come in questo periodo sta raccogliendo dei consensi in giro per tutto il mondo soprattutto se la si va a collegare ad un altro interessantissimo fenomeno quale è il gaming.
Stiamo dunque parlando della realtà virtuale, o VR se preferite le abbreviazioni in inglese, che sta dimostrando tutto il suo valore in diversi campi. I progettisti per le automobili che guidiamo tutti i giorni possono simulare nuovi motori ed incidenti senza ricorrere a manichini o altro, i chirurghi possono fare pratica nel caso di interventi molto complicati, i videogiocatori più accaniti possono immergersi nei loro mondi virtuali con tutto sé stessi, gli appassionati di gioco d’azzardo possono sfidare gli avversari ai vari giochi da casinò direttamente dal salotto di casa e così via.
Ma da dove ha avuto origine questa tecnologia e, soprattutto, dove ci potrà portare in futuro? Beh, non ci resta altro da fare se non scoprirlo assieme nelle righe che seguiranno perciò buona lettura a tutti voi!
Prima di tutto il primissimo prototipo è stato progettato da Ivan Sutherland nel lontano 1968 con “l’imponente” nome “Spada di Damocle” e consistente nel primo paio di occhiali per la realtà aumentata. Il problema è che, poco dopo aver realizzato questo prototipo, la “spada” venne usata effettivamente per la guerra.
Gli occhiali, montati su casco, vennero dati ai piloti dei jet da combattimento per avere sempre a portata d’occhio dati come le munizioni, il livello di carburante eccetera. Un po’ come un moderno videogioco insomma!
Nel 1977 è stata poi la volta dell’Aspen Movie Map che si è poi “evoluta” nel Google Maps che tutti noi conosciamo bene ed utilizziamo quotidianamente.
Con il passare degli anni, fino ad arrivare al 2000 ed oltre, è stata poi la volta dei Google Glasses, ma questa volta il famoso motore di ricerca ha fatto fiasco.
La realtà virtuale si è poi andata ad applicare sempre di più al mondo dei videogiochi grazie al fenomeno globale di Pokémon Go!, ritornato in auge in questi ultimi mesi, ed in altri videogiochi, come Medal of Honor: Above and Beyond, e console, come il PlayStation VR per la PS5.
Ovviamente i videogiochi del futuro andranno ad utilizzare sempre di più tale tecnologia per un’esperienza più completa mentre la NASA, ed altri enti simili, la useranno per capire come l’uomo possa spingersi ancora più in là nelle stelle e negli spazi siderali.
Viviamo dunque un’era che era già stata “prevista” da alcuni libri e film di fantascienza, basti pensare a “Minority Report” oppure alla sempreverde trilogia de “Ritorno al Futuro”, con tutti i pro ed i contro del caso. E chissà cosa ci aspetta fra dieci anni!